In questo articolo, parleremo di cosa siano e di come superare gli attacchi di panico.

Attacchi di panico: i sintomi.

Molte persone che lavorano nel mondo digitale soffrono, prima o poi, di attacchi di panico.

Cominciamo dunque col darne una definizione.

Un attacco di panico è un’intensa ondata di un terrore, tipicamente inaspettata e così debilitante da immobilizzare, in cui quattro (o più) dei seguenti sintomi si sviluppano bruscamente e raggiungono un picco entro 10 minuti:

Chiunque abbia vissuto attacchi di panico, sa bene quanto possano essere invalidanti e addirittura atroci. Vediamo insieme come gestirli nel migliore dei modi.

superare gli attacchi di panico
L’attacco di panico è un periodo di intenso terrore, in cui possiamo avere la percezione di stare per morire.

Superare gli attacchi di panico: tentate soluzioni.

Prima di scoprire come superare gli attacchi di panico, vediamo brevemente cosa non bisogna fare quando si vive questa esperienza.

Soluzioni disfunzionali: socializzare il problema.

Le persone che soffrono di attacchi di panico, in alcuni casi, tendono a parlare molto del loro problema. Questo modo di fare è una tentata soluzione: cioè una soluzione apparente che in realtà ingigantisce il problema.

Richiesta di aiuto.

I pazienti che soffrono di attacchi di panico, spesso, chiedono aiuto a quelli che li circondano.

Questo tipo di aiuto ricevuto, di volta in volta, fa sì che i pazienti si sentano incapaci di portare a termine le attività quotidiane, rendendo ancora più grande la paura di sperimentare gli attacchi di panico.

Cercare di controllare le reazioni fisiche.

Quando vivono attacchi di panico, i pazienti tendono a cercare di controllare le proprie reazioni. Questo di solito ha l’effetto paradossale di peggiorare i sintomi.

Evitamento.

Quando non è possibile chiedere aiuto a nessuno, i pazienti che soffrono di panico di solito evitano alcuni comportamenti considerati “pericolosi” (cioè quelli che potrebbero scatenare un attacco di panico).

Superare gli attacchi di panico: soluzioni funzionali.

Fortunatamente, ci sono modi per trattare gli attacchi di panico in modo efficace. Puoi utilizzare alcune strategie per ridurne o eliminarne i sintomi. Una soluzione molto efficace è quella di interrompere il circolo vizioso del disturbo da attacchi di panico.

Immagina che il disturbo da attacchi di panico funzioni come un ingranaggio composto da diverse rotelle che ruotano insieme. Anche quelle rotelle che non sono direttamente collegate al motore, contribuiscono a far girare l’intero meccanismo.

Studiando il modo in cui si muovono queste rotelle, puoi introdurre una perturbazione nel loro movimento, ad esempio inserendo un bastone tra due delle ruote dentate. In questo modo, l’intero circolo può “smontarsi” e rompere il circolo vizioso, anche senza agire sulle cause specifiche del disturbo.

Le soluzioni funzionali, partono dal notare come ci siano delle rotelle che siamo noi a far girare in modo sbagliato. In altre parole, dal capire quali comportamenti mettiamo in atto per sostenere il problema (soluzioni disfunzionali). Le soluzioni funzionali quindi, non sono altro che risposte a quelle disfunzionali.

Congiura del silenzio

Pensa un po’ a cosa succede quando parli dell’ansia con i tuoi amici. All’inizio ti senti meglio, ti “sfoghi”. Ma dopo un po’, ti rendi conto che l’ansia torna agli stessi livelli di prima. La differenza, è che ora per i tuoi amici sei quello da aiutare. E quest’aiuto ti identifica nel problema.

Negli ultimi anni, la socializzazione non avviene solo attraverso interazioni personali, ma spesso anche attraverso forum e social network. Qualunque sia il mezzo, è necessario interrompere qualsiasi comunicazione che coinvolge il problema e rivolgersi a uno psicologo che possa aiutarti.

Diario di bordo.

Il diario di bordo è una strategia molto efficace per “fotografare” il momento dell’attacco di panico e ridurne intensità e durata.

Evitare l’evitamento

Cosa succede quando abbiamo paura della paura? Purtroppo, niente di buono: iniziano a instaurarsi dei veri e propri meccanismi fobici. Il mio cervello impara che per stare al sicuro, deve non fare. Ecco che, ogni volta che non faccio, questo collegamento viene rinforzato.

Un esempio pratico, può essere quello di una persona che ha avuto un attacco di panico fuori casa. Ecco che sarà naturalmente portata a non uscire più. È normale: evitare un comportamento che ci ha generato una sensazione forte di terrore, sembra logico. Il problema è che più evito di uscire (per paura che l’attacco di panico si ripeta), più il mio cervello sta collegando l’idea di sicurezza a quella dello stare a casa, e l’idea di pericolo a quella dell’uscire.

Il risultato è presto detto: più evito di espormi a situazioni che mi generano ansia, più quelle situazioni me ne genereranno. Forte di questa consapevolezza, devi quindi sforzarti di affrontare le tue paure. Perché è l’unico modo di superarle.

Superare gli attacchi di panico… attraverso le priorità.

Se i tuoi attacchi di panico dipendono dall’eccessiva ansia collegata al lavoro, è probabile che dovrai ridefinire i tuoi valori personali. Quando raggiungiamo questo punto, è proprio perché abbiamo raggiunto livelli di stress cronici così alti da esaurire tutte le risorse a nostra disposizione.

La domanda che devi porti è, allora, la seguente: perché mi sono spinto fino a qui?

La risposta che mi danno molti pazienti è: perché mi sono prefissato degli obiettivi irreali, fondati su dei valori sbagliati. 

Le scale dei valori.

Partiamo da un semplice principio: le nostre scale dei valori sono in continuo movimento. 

Ogni volta che vediamo un guru, su un social, ostentare una Ferrari nuova di zecca, inconsapevolmente questa rappresentazione del successo può insinuarsi nella nostra scala valoriale. Così, se non avessimo mai visto quell’immagine, è probabile che non avremmo mai desiderato quell’auto. Ogni volta che vediamo un modello ostentare il proprio corpo, inconsapevolmente vorremmo assomigliargli: non c’è niente di strano (o forse sì?) – si tratta di una dinamica che è entrata a far parte integrante della nostra società.

Immagina solo gli effetti dei social su adolescenti e preadolescenti. Spaventoso, vero?

Ora, quando incorporiamo tali immagini e modelli di comportamento, inconsapevolmente ne veniamo influenzati. Così, potremmo cominciare a desiderare di essere come quel guru, o di avere il corpo di quel modello/modella. Questi desideri sono obiettivi, orientati da un valore ideale. Ma questi valori, a loro volta, sono utopici e del tutto fittizi: sai bene che quel modello o quel guru non sono così perfetti come appaiono sui social.

Gli attacchi di panico, se arrivano insieme allo stress lavorativo, sono un campanello d’allarme.

Gli attacchi di panico sono un campanello d’allarme.

Gli attacchi di panico sono terribili, è vero, ma sono anche molto utili.

Se lavorare 12 ore al giorno, ci causa attacchi di panico, è probabile che dovremo rivedere le nostre priorità.

Se, il tentativo di diventare miliardari, ci fa vivere un costante stato di ansia, dovremmo pensare a quello che vogliamo davvero dalla vita di tutti i giorni.

Solo in questo modo potremo superare finalmente l’ansia e gli attacchi di panico.

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