In questo articolo, parleremo del sentirsi soli e della solitudine. Nel corso dell’articolo, ti proporrò degli esercizi pratici per far fronte a questa sensazione.
Festa mobile.
Ogni volta che penso alla solitudine, mi viene da pensare ad un romanzo di Hemingway dal titolo “Festa mobile”.
Il romanzo si apre a Parigi, in un buon caffè in Place St-Michel.
Siamo in pieno autunno, i passanti portano cappelli di feltro calati fin sopra gli occhi. Ovunque c’è un’atmosfera di malinconia e di tristezza.
Ma non per Hemingway. Per lui, questa malinconia, significa la possibilità di andare nel caffè di Place St-Michel e di guardarsi intorno. Per lui, non c’è nulla di meglio che questo momento di completa solitudine.
Solitudine ed essere soli.
Molte persone che lavorano nel digitale, lamentano la sensazione di sentirsi soli. “Mi sento solo: non c’è nessuno che mi ami davvero”. Ma anche: “Sono circondato da decine di persone, ma comunque mi sento solo”.
Si tratta di un problema che non riguarda solo i lavoratori digitali, ma gran parte della popolazione mondiale.
Quando parlo ai miei pazienti della solitudine, come prima cosa faccio una distinzione tra la solitudine e l’essere soli.
- La solitudine comporta lo stare soli, certo, ma non è essere soli. Solitudine è stare soli in compagnia di sé stessi, godersi un po’ di tempo in compagnia della propria intimità.
- Stare soli, invece, è soffrire della propria solitudine. Non sapersi godere il tempo in compagnia di sé stessi.
“Mi sento solo”: l’importanza della solitudine.
Primo punto: se non si conosce la solitudine, non è possibile costruire una vita soddisfacente. Certo, gli altri possono essere molto importanti nell’economia della nostra vita, ma alla fine è con noi stessi che dobbiamo imparare a vivere e a stare bene.
Secondo punto, se non costruisci la tua autostima a partire da te stesso, non potrai aspettarti di ricevere stima anche dalle persone che ti circondano.
Voglio dunque sfatare il più grosso mito sulla solitudine:
- Non c’è nulla di male nel sentirsi soli. “Mi sento solo, come devo fare?” deve allora diventare: “Mi sento solo. Ho l’occasione di passare del tempo con me stesso per conoscermi meglio”.
Due modi di vedere la solitudine.
Questa solitudine, puoi dunque vederla in due modi completamente diversi.
Da un lato, puoi vederla come un peso, come una costrizione.
In questo caso, stai svalutando la solitudine, non le stai dando il giusto valore: rischi di costruire rapporti fondati sul bisogno e sul bisogno di compagnia.
Al contrario, puoi vedere questa solitudine come un’occasione: un’occasione per conoscere te stesso, per sviluppare passioni che hai sempre messo da parte.
Puoi vederla come un’opportunità di crescita.
Nella vita, puoi aspettare che sia qualcun altro a validare la tua persona – a dirti quanto sei bravo e gentile e generoso –, oppure puoi iniziare a costruire la tua autostima partendo da te stesso. Quando ti ami e ti tratti con rispetto, è probabile che otterrai lo stesso dagli altri. E se questo non dovesse succedere, almeno saprai che ciò non ha niente a che fare con chi sei tu e tutto a che fare con chi sono gli altri. Come disse qualcuno: se qualcuno entra nella tua vita e porta il suo bagaglio nella tua, è ora che se ne vada immediatamente.
Mi sento solo: rivalutare la solitudine.
Punto numero uno: fare le cose da soli è gratificante.
Quando sei in solitudine, che sia durante un viaggio o durante la vita quotidiana, cerca di concentrarti sul presente. Concentrati sul luogo dove ti trovi, sulle persone che ti circondano, sugli odori, sui suoni: su tutte quelle cose che fanno parte del mondo in cui viviamo. Ti assicuro che, dopo qualche momento di smarrimento, comincerai a provare una sensazione di benessere e di felicità: ti sentirai improvvisamente pieno ed euforico.
Punto numero due: goditi del tempo per te.
Impara ad usare il tempo della solitudine per scoprire chi sei, per scoprire che cosa vuoi e dove vuoi andare. La solitudine, infatti, ci permette di concentrarci su noi stessi, indipendentemente dall’opinione che le altre persone hanno di noi. Godersi il tempo per sé stessi significa: imparare a conoscersi, imparare a capire che cosa si vuole essere e che cosa si vuole diventare. Sembra facile, ma non lo è: la solitudine, in questo, è la nostra compagna più leale.
Ogni settimana, dunque, prenditi due ore per te, e solo per te. Che si tratti di andare a cena da solo, o di andare a vedere un film, usa questo tempo per stare in compagnia di te stesso. Nel lungo periodo, questi momenti cominceranno a sembrarti indispensabili: sia per il piacere che ti faranno provare, sia perché ti regaleranno uno spazio di riflessione e relax lontano dal caos della vita di tutti i giorni.
Punto numero tre: rivaluta la malinconia.
Quando sei da solo, sperimenti sensazioni di malinconia? Cominci a pensare al passato, al futuro, a tutte le cose che perdiamo durante la nostra vita? Bene, non c’è niente di male nella malinconia.
La malinconia è un elemento che ci permette di dare il giusto valore alla vita, ai momenti, alla poesia del quotidiano che di norma non riusciamo a vedere perché offuscati da mille altri impegni. Quando sei solo, e diventi malinconico, goditi anche questa malinconia: essa non è qualcosa da cui fuggire, è qualcosa da vivere a pieno, qualcosa da cui trarre energia e nuova voglia di fare.
Certo, è possibile che durante la solitudine tu possa sperimentare delle sensazioni di tristezza, soprattutto se fino ad oggi sei stato abituato a vedere la solitudine come un peso e non come un’occasione.
Mi sento solo: la distrazione.
Molte persone, quando sperimentano solitudine, cercano di fuggirne a ogni costo. “Mi sento solo: così chiamo il mio amico sperando mi faccia compagnia”. “Mi sento solo: forse è il caso di uscire e vedere qualcuno… anche se non ne ho voglia”.
Quando fuggo dalle emozioni negative, in verità le sto alimentando senza neanche rendermene conto. Funziona un po’ come per il fuoco: se, per qualche secondo, tolgo al fuoco l’ossigeno, quando glielo restituisco esso cresce di grado e di intensità.
- Tanto più mi sforzo di non provare emozioni negative, tanto più proverò emozioni negative.
- Tanto più mi sforzo di non pensare alle cose che mi tormentano, tanto più le cose che mi tormentano continueranno a farmi del male.
Così, se mi sento solo, e faccio di tutto per sfuggire alla solitudine, non farò altro che sentirmi ancora più solo. Quello che devo fare è l’esatto contrario: vivere a pieno le mie sensazioni, senza pensare che siano funeste o sbagliate.
La paura del buio.
Hai presente quando da bambini avevamo paura del buio? Bene, ce ne stavamo nel letto, rintanati sotto le coperte, convinti che un mostro fosse in agguato proprio dentro l’armadio. Allora, per notti intere, eravamo terrorizzati da qualsiasi suono o rumore che arrivasse dalla nostra cameretta.
Un bel giorno, però, abbiamo deciso di affrontare il buio e il mostro che più temevamo: ci siamo alzati, certo un po’ spaventati, e abbiamo aperto l’armadio Quando abbiamo scoperto che era vuoto, ci siamo lasciati alle spalle i nostri più grandi timori.
Se vogliamo affrontare la solitudine, dobbiamo fare come abbiamo fatto da bambini: dobbiamo avvicinarci all’armadio, aprirlo, e scoprire che non c’è assolutamente nulla da temere. Le emozioni negative fanno parte dell’esistenza: imparare a viverle per trasformarle in qualcosa di utile è un altro passo verso la felicità.
Mi sento solo e voglio fare nuove amicizie
È vero: finora ti ho parlato dell’importanza della solitudine. Ma l’uomo, come disse qualcuno, è un animale sociale. Proprio per questo, per quanto sia importante apprezzare e godere della solitudine, è altrettanto importante avere una cerchia sociale soddisfacente.
Per questo, voglio consigliarti delle modalità per conoscere persone nuove, anche se non sei una persona molto espansiva.
Prima di passare alla pratica è importante però sottolineare una cosa: seleziona le persone che rispondono ai tuoi valori. Se ti senti solo, è facile farsi trascinare dall’entusiasmo di frequentare chiunque. Esporsi a diversi contesti e diverse tipologie di persone, è sicuramente positivo. Ma attenzione che non diventi un modo di “farsi andare bene tutto, pur di stare in compagnia”.
Ti suggerisco quindi di chiederti: che persone vuoi intorno? Vuoi persone dinamiche ed estroverse? O magari preferisci persone introverse? La tua serata ideale è andare a ballare o stare a casa a guardare un film?
Una volta fatto un quadro di chi sei e chi vuoi che sia un tuo amico (o partner), chiediti: “Dove posso trovare questo tipo di persone?”.
Insomma: se la tua serata ideale è stare in poltrona a leggere un libro, forse sarebbe meglio cercare persone affini in un’associazione culturale, piuttosto che in un locale techno.
Eventi Sociali
Partecipa a eventi, feste, incontri o associazioni che si sposano bene con i tuoi interessi. Lo so: soprattutto se sei una persona ansiosa, può essere molto difficile. Se sei tra queste, ti consiglio innanzitutto di partire con eventi che ti interessano davvero. Che sia un evento di networking, una conferenza su un argomento che ti appassiona o qualcosa di tematico, come serate giochi organizzate (personalmente, sono un fan di Monopoli… strettamente quello con le lire!).
Una buona idea, può anche essere quella di partecipare ad eventi dove si è “costretti a socializzare“.
In ogni caso, cerca di essere proattivo: non aspettare che gli altri si avvicinino a te. Inizia tu la conversazione, chiedi informazioni, fai un complimento.
Conosci persone online e spostati offline
Unisciti a gruppi Facebook o Telegram che rispondono ai tuoi interessi e che siano geolocalizzati. Questa è un’ottima modalità per conoscere nuove persone vicino a te! Se invece ti va di conoscere persone di altre nazionalità e sei in una località turistica, potresti pensare di iscriverti a Couchsurfing. Si tratta di un’app partita con l’idea di trovare un divano dove andare a dormire in giro per il modo, ma ha da qualche anno aggiunto una sezione “Hangout”. In sostanza, ti permette di attivare il gps del tuo cellulare e trovare persone che vogliono incontrarsi e fare amicizia. Ho personalmente passato delle serate bellissime così. Ma attenzione, che probabilmente troverete stranieri… quindi è importante conoscere almeno un po’ l’inglese.
Frequenta corsi e workshop
Partecipa a corsi o workshop di argomenti che ti interessano. Sarai circondato da persone con gli stessi interessi, e avrai l’opportunità di discutere, interagire e fare amicizia. Che sia un corso di fotografia, di poesia, un club del libro o di arrampicata, farlo ti “costringerà” a interagire con gli altri e fare amicizia.
Organizza eventi
Organizza eventi come cene, feste, ecc e invita amici e conoscenti, chiedendo loro di invitare altre persone che potrebbero essere interessate. Questo ti permetterà di ampliare la tua rete di conoscenze, e ti aiuterà a sentirti comunque a tuo agio, avendo persone che conosci al tuo fianco.
Esercizi per contrastare la solitudine
Per quanto siamo sempre più connessi, ci sentiamo sempre più soli. Per questo, è importante sforzarci di allontanarci da uno stile di vita che ci porta ad isolarci, e affacciarci all’idea di creare dei rapporti sociali di valore. Ricorda che ci si può sentire soli tra 1000 persone, o sentirsi in compagnia anche solo con sé stessi. In fondo, bisogna trovare ciò che è funzionale per noi, alimentando i giusti rapporti sociali. Quelli che ci fanno sentire bene, apprezzati e amati.
Qui sotto trovi un PDF stampabile gratuito con esercizi pratici per contrastare la solitudine: